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Quando si pianifica un viaggio al Sud Italia non si prende mai in considerazione la Calabria.

Eppure è una terra ricca di preziosi tesori, storie sconosciute e natura selvaggia. La Calabria offre spettacolari paesaggi che spaziano dalle coste rocciose a picco sul mare ai lunghi litorali sabbiosi, passando per un entroterra incontaminato dove il verde della rigogliosa vegetazione degrada nel blu del mare. Per secoli crocevia di popoli, culture e tradizioni, la Calabria oggi è ancora un sud sconosciuto, misterioso e autentico. Ecco il meglio della Calabria secondo noi.

COSA VEDERE IN CALABRIA
Reggio Calabria
La città dello Stretto è l’erede dell’antica “Rhegion”, la più antica colonia greca fondata in Italia meridionale. Dall’importante posizione strategica, Reggio Calabria era passaggio obbligato delle rotte dall’Egeo al Tirreno. La città moderna, ricostruita dopo il catastrofico terremoto del 1908, si allunga sulla costa con strade parallele al lungomare, ornato da palme e magnolie. Insieme a Catanzaro, capoluogo di regione, Reggio è la città principale della Calabria, sede del Consiglio Regionale, porto e anche località balneare. La principale attrazione culturale della città è il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, uno dei musei più rappresentativi in Italia della Magna Grecia in Calabria, situato in un imponente edificio del Piacentini. Ad attirare l’attenzione dei visitatori sono i famosissimi Bronzi di Riace, le statue bronzee di atleti risalenti al V secolo a.C., ma il museo custodisce tanti altri reperti di grande importanza. Il Castello Aragonese è un altro dei simboli della città. Il castello dovrebbe risalire al 549 d.C. e si presume sia stato realizzato dai Bizantini, ma sono stati poi i Normanni, dal 1059 in poi, a farne la propria residenza, prima di diventare angioino. Nel corso dei secoli è stato prigione, caserma e anche rifugio, quando nel 1540 i reggini vi si nascosero per sfuggire alle invasioni turche. Il terremoto del 1908 ha distrutto gran parte del castello, ma oggi rimangono le due torri aragonesi. Notevoli poi la cattedrale di Reggio Calabria, risalente al periodo normanno e anche questa distrutta dal terremoto e completamente ricostruita. Il Duomo ospita preziosi tesori come la cappella del Santissimo Sacramento, il monumento barocco più importante di tutta l’Arcidiocesi di Reggio, un meraviglioso esempio di barocco della Calabria meridionale. In stile normanno-bizantino, invece, la chiesa degli Ottimati, emblema della dominazione spagnola di Reggio Calabria, spicca per la sua cupola rossa. Il teatro comunale di Reggio Calabria, intitolato a Francesco Cilea, poi è un gioiello neoclassico, dagli interni caratteristici dei teatri italiani dell’800. Ma cosa ancor più interessante, al primo piano del teatro si trova la pinacoteca civica con preziose opere come i dipinti di Renato Guttuso e le tavolette di Antonello da Messina. Non andate via senza aver fatto una passeggiata sul bel lungomare Falcomatà, un tratto lungo quasi 2 km che si snoda da piazza Indipendenza a Piazza Garibaldi, attraversando sul mare tutto il centro storico della città, tra il porto e il fortino a mare. Sul lungomare vedrete i tesori archeologici dell’epoca greco-romana di Reggio Calabria, le sculture dell’artista romana Rabarama e i tanti palazzi in stile liberty, tra cui Villa Genoese Zerbi che colpisce per il suo stile neogotico veneziano.

Infine, Reggio Calabria offre, oltre alla spiaggia cittadina, una costa di 220 km, dal Tirreno allo Ionio, dal paesaggio molto variegato. Una delle più belle a nord del centro storico è la spiaggia dei giunchi, sullo stretto di Messina. A Palmi, a circa 40 minuti di auto da Reggio Calabria, inizia poi la meravigliosa Costa Viola.

Stilo
In provincia di Reggio Calabria, a 400 metri sul mare e ai piedi del monte Consolino, si trova Stilo. È una meravigliosa cittadina che si ritiene fondata nel VII secolo dai profughi di una mitica città marittima e oggi fa parte dei borghi più belli d’Italia. La cinta muraria, le laure (insediamenti monastici di dimensioni ridotte), i resti del castello e le tante chiesette le conferiscono l’aspetto di una tipica città medievale. Uno dei motivi per cui visitare Stilo, inoltre, è la Cattolica, spettacolare esempio di architettura sacra bizantina in Calabria. E’ un piccolo edificio religioso, adiacente al borgo di Stilo, fondato da monaci bizantini nel X secolo. La visita comprende, inoltre, il Parco della Cattolica, di recente realizzazione, impreziosito dai resti del Monastero delle Clarisse. Il parco, immerso in un’atmosfera di meditazione e preghiera, offre una vista spettacolare sulle pareti rocciose del monte Consolino, sulla Vallata dello Stilaro e, ovviamente, sul centro storico di Stilo.

Parco archeologico di Scolacium
Nel comune di Borgia, poco più a sud di Catanzaro Lido, si trova il Parco archeologico di Scolacium. È uno dei siti archeologici della Magna Grecia più importanti dell’Italia meridionale. Il parco ricoperto da un rigoglioso uliveto secolare, situato su una collina che digrada verso il mare, da cui osservare il golfo di Squillace, comprende ritrovamenti archeologici che testimoniano la presenza dell’antica colonia greca di Skylletion, successivamente divenuta la romana Scolacium. Tra le antichissime costruzioni di epoca greco-romana e normanna, oltre a ceramiche di età remote e numerose statue acefale, si distingue la Roccelletta di Borgia, situata all’ingresso del parco. È una basilica dedicata a Santa Maria della Roccella, di epoca incerta, che combina diversi stili architettonici tra cui il romanico, il bizantino e l’arabo. Da 18 anni, infine, il parco archeologico di Scolacium diventa suggestivo teatro dell’Armonie d’Arte Festival che, nei mesi estivi, porta grandi ospiti della musica, del teatro e della danza.

Gerace
È un borgo medievale perfettamente conservato, situato nel Parco nazionale dell’Aspromonte, arroccato su una rupe da cui si gode di un ampio panorama su gran parte del territorio della Locride. È uno borghi più belli d’Italia di grande interesse storico e artistico. Il centro storico, che un tempo era racchiuso da un’imponente cinta muraria e raggiungibile solo attraverso delle porte urbiche, è ricco di chiese, palazzi d’epoca e abitazioni scavate direttamente nella roccia. Tra i tanti luoghi d’interesse visitate, oltre alla favolosa cattedrale, la chiesetta di San Giovannello del X secolo e la chiesa di Santa Maria del Mastro, con pianta a croce greca, la gotica chiesa di San Francesco d’Assisi, eretta nel 1252 a fianco del convento francescano, e il cui interno è dominato da un maestoso altare maggiore in marmi policromi intarsiati del 1644, eccezionale esempio di barocco napoletano-calabrese con influssi rinascimentali. Interessante poi è la prigione dei cinque martiri, risalente al 1045, e il castello costruito probabilmente durante il VII secolo d.C.

Gerace, dunque, si erge come un gioiello nobile e austero, scavato nella roccia a 500 metri sopra la costa ionica.

Tropea
Una delle tante perle della Calabria è Tropea, una città costruita su una roccia alta 60 metri a picco sul mar Tirreno. Tropea ebbe un ruolo importante sia in epoca romana che in epoca bizantina per la sua particolare conformazione di terrazzo sul mare. Tra le testimonianze bizantine da non perdere c’è il santuario di Santa Maria dell’Isola, posizionata su uno scoglio di arenaria che fino a qualche secolo fa era circondato dal mare. Di proprietà dell’Abbazia di Montecassino, il santuario si erge da quasi mille anni a custode della città. Vi si accede attraverso una scalinata che potrebbe scoraggiare i più pigri, ma la spettacolare vista sul mare e sul pittoresco centro storico è garantita. Nei giorni in cui il cielo è più terso è addirittura possibile vedere le isole Eolie. Nella parte bassa dello scoglio su cui sorge la chiesa si trova la grotta del Palombaro. Altra testimonianza dei bizantini sono le mura cittadine, chiamate appunto mura di Belisario. Nel centro di Tropea visitate la cattedrale romanica siculo-normanna del XII secolo in stile barocco, dove ammirare l’icona della Patrona della cittadina, la Vergine di Romania, risalente al 1230, e il grande Crocifisso Nero del 1600. Tra i tanti palazzi nobiliari di Tropea che si possono visitare c’è il maestoso Palazzo Toraldo, appartenuto a una famiglia di origini sveve, dove oggi si può ammirare la loro collezione d’arte personale. Il Museo Civico Diocesano poi propone un percorso storico e devozionale dal Medioevo agli ultimi anni del XIX secolo. Così raggiungete l’affaccio sul mare, la balconata panoramica sullo scoglio di Santa Maria dell’Isola. Oppure il Belvedere, un altro punto panoramico da cui osservare la meravigliosa cittadina calabrese. Poco fuori il centro storico, si trova inoltre la particolare chiesa dei Cappuccini situata su un’altura panoramica. Dopo aver visitato Tropea, non resta che rilassarsi sulle meravigliose spiagge bianche bagnate da un mare cristallino come la spiaggia della Rotonda e la spiaggia Michelino per un panorama da cartolina. Ma ricordatevi anche della baia di Riaci, frequentata dai locali e dagli amanti dello snorkeling che possono esplorare, sul fondale della spiaggia, il relitto di una nave mercantile del 1917.

Pizzo Calabro
Sulla costa tirrenica, più a nord di Tropea, si trova Pizzo Calabro, punto d’inizio della Costa degli Dei, il tratto di litorale tirrenico calabrese che arriva fino a Nicotera. Pizzo è ricca di testimonianze architettoniche aragonesi che invasero questa importante cittadina della Costa degli Dei. Dunque, iniziate la visita dal castello Murat, edificio dalla struttura quadrangolare a picco sul Tirreno, voluto da Ferdinando I di Aragona nel 1492 e dedicato a Gioacchino Murat, che qui fu tenuto prigioniero e fucilato nell’ottobre del 1815. Nel centro storico visitate la chiesa di Piedigrotta, situata in una grotta che custodisce le opere dalla famiglia Barone. Merita una visita poi la chiesa dell’Immacolata, con la facciata bianca e dorata, edificata intorno al 1700 dai commercianti e artigiani locali, o la barocca chiesa di San Giorgio. Non dimenticatevi di passare dal vicolo del bacio, decorato da immagini dei più famosi baci del cinema, della letteratura e della musica, ma anche di fermarvi in piazza della Repubblica per assaggiare il famoso tartufo di Pizzo. Una passeggiata sul lungomare Cristoforo Colombo, nella parte bassa della cittadina, vi consentirà poi di apprezzare la bellezza del litorale, respirare il mare e ammirare la città dal basso. Pizzo vanta poi bellissime spiagge tra cui quella del Colamaio, della Tonnara, dedicata in passato alla pesca e alla lavorazione dei tonni, la spiaggia della Marinella o del Nautico, la spiaggia Hotel Grillo, dove fare snorkeling e immersioni subacquee, la spiaggia Al Solito Posto con annesso ristorante, la spiaggia di Piedigrotta, con la chiesetta omonima e la spiaggia Bellamana con la Scogliera di Prangi, situata sotto il centro storico e animata la sera dai locali.

Capo Vaticano
Ancora sulla Costa degli Dei si trova Capo Vaticano, situato su un promontorio a strapiombo sul mar Tirreno che dall’Appennino calabrese si estende fino al mare e separa il Golfo di Santa Eufemia da quello di Gioia Tauro. Tra montagne che si tuffano in mare, fichi d’india e il turchese chiaro del mare si nascondono piccole spiagge di sabbia bianca e finissima, considerate tra le più belle d’Italia. Tra queste non perdete Praia i Focu, immersa nella natura incontaminata, e Grotticelle, la più famosa e lunga di Capo Vaticano, divisa in tre baie. Capo Vaticano, dalla sua altura, offre panorami spettacolari che spaziano dallo stretto di Messina alle isole Eolie. Quindi non perdete il belvedere che dall’alto dei suoi 124 metri permette di scorgere insenature blu, calette bianche e le meraviglie della Costa degli Dei. Infine, ai veri appassionati del mondo marino, consigliamo il Museo del Mare che racconta il legame tra uomo e mare nella regione calabrese attraverso i secoli.

Scilla
Luogo leggendario ancora associato al mito greco del mostro marino che assalì la nave di Ulisse. Alle porte di Reggio Calabria, Scilla oggi è un pittoresco borgo incastonato su uno sperone roccioso a picco sul mare, un gioiello della Costa Viola a due passi dalla Sicilia. La parte più antica e suggestiva è la località Chianalea, denominata anche piccola Venezia per le case galleggianti sull’acqua, gli stretti vicoli e le scalette che terminano in mare. È facile qui imbattersi in pescatori alle prese con le reti da pesca che rievocano uno scenario d’altri tempi. Merita una visita anche il quartiere di San Giorgio, zona centrale della cittadina dalla quale si gode di bellissimi panorami. Non perdete poi il castello Ruffo, un’imponente struttura militare, simbolo di Scilla, che il Conte Paolo Ruffo trasformò in residenza nobiliare nel Cinquecento. Arroccato sulla rupe, il castello vanta uno spettacolare panorama che spazia dalla costa calabrese fino all’estremo nord della Sicilia. Divisa in due marine dallo sperone di roccia, Scilla poi offre piccole spiagge appartate o ampie baie dotate di ogni comfort lungo la costa, tra queste Marina Grande, Punta Pacì, Cala delle Rondini, spiaggia delle Sirene e la spiaggia di Favazzina.

La Riviera dei Cedri
Il tratto di costa tirrenica della Calabria che confina con la Basilicata si chiama Riviera dei Cedri per la coltivazione dei profumati agrumi, vanto della regione. Lungo 80 km di costa si alternano spiagge, scogliere e paesini, particolarmente folcloristici in occasione delle feste patronali. A cominciare da Praia a Mare, riconoscibile per l’isola di Dino posta proprio di fronte la costa, si scende verso sud passando per Scalea, nota per le sue splendide chiese come quella di San Nicola in Plateis, Diamante con l’iconica isola di Cirella e Paola dove visitare il santuario di San Francesco, patrono della Calabria. Le spiagge di sassolini grigio chiaro sono bagnate da cristalline acque blu in cui è impossibile non tuffarsi.

Isola di Capo Rizzuto
Capo Rizzuto è un comune del promontorio più orientale della Calabria Ionica, poco più a sud di Crotone. È un centro del primo entroterra agricolo che ha antiche origini medievali e un recente turismo balneare. La costa, che alterna tratti rocciosi a belle spiagge di sabbia, diventa davvero scenografica nella frazione marina di Le Castella: un isolotto a breve distanza dalla riva, occupato da un castello aragonese diroccato, che rievoca i tempi delle scorrerie dei pirati saraceni. Si narra che la fortezza aragonese di Le Castella sia solo ciò che è rimasto di un complesso di sette castelli che dominavano l’arcipelago davanti a Isola di Capo Rizzuto. Dalla fortezza in mezzo al mare fino a Capo Colonna si snodano 40 chilometri di un’affascinante costa, nota per la ricchezza dei fondali, che fa parte della Riserva marina di Capo Rizzuto.

Le comunità arbëreshë
La Calabria è stata un crocevia di popoli, culture e tradizioni che hanno lasciato il segno in questa terra antica. Oggi si possono ancora ritrovare le tracce di Occitani, Valdesi, Grecanici ma soprattutto albanesi, che qui si chiamano arbëreshë. Sono ben 25 le località in provincia di Cosenza in cui si parla l’arbëreshë, tra cui San Demetrio Corone, oltre a 3 comunità nel Crotonese e 6 nel Catanzarese. Cercate di visitare questi antichi borghi durante la Pasqua o in occasione di un matrimonio o una festa popolare, quando viene ancora eseguita la vallja, danza folk che un tempo rievocava una grande vittoria riportata dal condottiero Giorgio Castriota Scanderbeg contro gli invasori turchi.

I PARCHI NAZIONALI: LA SILA, L’ASPROMONTE E IL POLLINO
La Sila, l’Aspromonte e il Pollino sono i tre grandi parchi nazionali della Calabria che stupiscono qualsiasi visitatore per la bellezza di queste montagne a due passi dal mare.

Il Parco Nazionale della Sila, è situato tra le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone, e comprende una zona unica in Calabria che custodisce uno dei più significativi esempi di biodiversità. Tra i luoghi di maggiore interesse ci sono le Valli Cupe, a sud del parco, ricche di cascate e fonti, il santuario di San Giovanni in Fiore, Taverna, il borgo al confine del parco dove visitare il museo dedicato a Mattia Preti, il famoso artista seicentesco. Fate caso ai giganti di Fallistro, pini meravigliosi che hanno resistito ai secoli.

Il Parco Nazionale dell’Aspromonte sorge, invece, all’interno della città metropolitana di Reggio Calabria e prende il nome dal Massiccio dell’Aspromonte. In questo parco la macchia mediterranea incontra il paesaggio montano, dove le rocce assumono bizzarre forme, come la Rocca del Drago e le Caldaie del latte. Tra i tanti paesini tra le montagne da visitare, consigliamo Roghudi, borgo fantasma abbandonato nel 1971 dopo un’alluvione, avvolto in un’atmosfera fiabesca, e Pentedattilo, arroccato ai piedi di un’enorme roccia a ridosso di una fiumara.

Il Parco Nazionale del Pollino, infine, esteso tra la Calabria e la Basilicata, è uno dei più grandi d’Europa e forse una delle ultime aree wilderness del continente, cioè quelle zone rimaste selvagge dal punto di vista morfologico e paesaggistico nonostante i millenni di civilizzazione e sviluppo che hanno caratterizzato il nostro pianeta. Provate a camminare in una delle riserve della parte calabra dominate dal pino loricato: la valle del fiume Lao, le gole del Raganello, la valle del fiume Argentino e quella del Rubbio. Vale davvero la pena fare un’esperienza di trekking per esempio sulla Serra di Crispo, su quella delle Ciavole o sulla Serra Dolcedorme. Il canyon del Raganello poi è davvero scenografico.

La conformazione del Pollino ha portato allo sviluppo di numerosi sport legati all’acqua: per esempio nelle gole del fiume Lao si pratica rafting, in quelle del Raganello banchismo e torrentismo.

Nei centri visita di tutti e tre i parchi poi troverete tutte le attrezzature e le informazioni riguardanti le attività sportive da praticare in qualsiasi momento dell’anno. E per chi non lo sapesse, nei tre parchi si può anche sciare. Per esempio a Gambarie, la più importante località montana della provincia di Reggio Calabria e tra le più importanti del Meridione, alle porte del Parco Nazionale dell’Aspromonte. Due moderne seggiovie, attraversando foreste di faggi secolari, limpidi ruscelli e montagne silenziose, portano gli sciatori sulle vette del monte Scirocco e del monte Nardello. Situata a 1400 metri di altezza, Gambarie offre la possibilità di sciare ammirando l’Etna da una parte e le isole Eolie dall’altra.

LE FONTI TERMALI CALABRESI
Le fonti termali calabresi oggi sono poco rinomate ma esistono già dall’Ottocento. Potrete scegliere tra le Terme Luigiane di Acquappesa, rese famose grazie a Luigi di Borbone, quelle di Spezzano Albanese immerse nel bosco o le Terme Antiche Acquesante Locresi ad Anotnimina, a poca distanza da Locri e Gerace.

A Lamezia Terme, poi, alle pendici del Reventino, si trovano le Terme di Caronte, dove da oltre duemila anni sgorgano a 39° C acque dalle proprietà terapeutiche già note ai Bruzi, Greci, Romani e Normanni.

SPIAGGE PIÙ BELLE DELLA CALABRIA
Quali sono le spiagge più belle della Calabria? Ecco una selezione tra mar ionio e tirreno

Spiaggia del Cannone, Tropea
Baia di Grotticelle, Capo Vaticano
Tonnara di Palmi, Palmi
Roccella jonica
Copanello, Copanello di Staletti
Isola di Cirella, Diamante
Spiaggia dell’Arcomagno, San Nicola Arcella
Scogliera di Coreca, Amantea
Spiaggia di Michelino, Parghella
Caminia, Soverato
Spiaggia di Marinella, Zambrone

COSA VEDERE IN CALABRIA IN 10 GIORNI
Per poter apprezzare le bellezze della Calabria avreste bisogno di una decina di giorni, muovendovi idealmente con la vostra auto. Per una vacanza di mare consigliamo la Costa degli Dei con sosta in alcune località come Pizzo Calabro, Tropea o Capo Vaticano, la Costa Viola con la meravigliosa Scilla di fronte alla Sicilia, oppure Isola di Capo Rizzuto sulla costa ionica. Per una vacanza più sportiva, la Calabria offre ben tre parchi nazionali, la Sila, l’Aspromonte e il Pollino, dove dedicarsi a passeggiate, trekking, rafting o addirittura sci. Reggio Calabria val bene una sosta, non solo per vedere i famosi Bronzi di Riace. Tra gli interessanti borghi calabresi, considerati tra i più belli d’Italia, suggeriamo Stilo con la Cattolica, spettacolare esempio di architettura sacra bizantina in Calabria, e Gerace, borgo medievale nell’Aspromonte. Da non dimenticare gli interessanti paesini delle comunità arbëreshë. Il Parco archeologico di Scolacium, infine, è consigliato a chi vuole fare un salto indietro nel tempo, all’epoca della Magna Grecia.

BORGHI DELLA CALABRIA
San Giorgio Morgeto
Bova
Chianalea
Roseto Capo Spulico
Praia a Mare
Morano Calabro
Pentedattilo
Oriolo

COSA MANGIARE IN CALABRIA
La Calabria vanta un’ampia offerta gastronomica che possiamo riassumere in alcune specialità e piatti tipici da non perdere: prima di tutto la ‘nduja (salame spalmabile, morbido, saporito e piccantissimo, fatto di carne di maiale e tanto peperoncino), la sardella (crema spalmabile, piccantissima, preparata con i pescetti di media taglia, peperoncino macinato e sale), il salame di suino nero di Calabria, il caciocavallo podolico, il pecorino strongolese, la struncatura pasta tipica ruvida che trattiene un condimento saporito, ma non invadente, in cui l’acciuga viene fuori senza arroganza e il peperoncino si fa sentire timidamente per lasciare alle olive di esprimersi al meglio e alla mollica di far sentire, sotto i denti, la sua croccantezza, la cuccìa (zuppa vegetariana o a base di carne a seconda delle zone), il morzello (panino forte imbottito di trippa e frattaglie di bovino), la frittola (piatto preparato con le parti di scarto del maiale), la pasta ca’ muddica (pasta con la mollica di pane, olio, acciughe e pecorino), il pesce spada alla ghiotta (con sughetto di pomodoro, capperi e olive), i vrasciuli (polpette fritte di carne e melanzane), i pipi chini (peperoni ripieni) e gianfuttiri (peperonata). Tra i dolci da provare la pitta ‘mpigliata (sfoglia di grano duro con l’uva passa, le mandorle, le noci, la cannella e il Vermut), i mostaccioli di Soriano, le nacatole (ciambelle fritte con zucchero) e il tartufo di Pizzo (gelato alla nocciola a forma di semisfera con un cuore di cioccolato fondente fuso e l’esterno ricoperto di cacao amaro in polvere).

QUANDO ANDARE IN CALABRIA
La Calabria è adatta per un viaggio in qualsiasi stagione. Chiaramente consigliamo la primavera se ci si vuole dedicare a visite culturali o attività sportive, l’estate per chi vuole godersi le assolate spiagge calabresi.